Premio Testimone di Verità 2020

Nonostante le regole di prevenzione covid-19 ci abbiano costretto a una cerimonia sobria, anche quest’anno Il Circolo delle Comunicazioni Sociali “Vito Maurogiovanni”  non ha  voluto  rinunciare alla consegna del Premio Testimone di Verità 2020, che è stato assegnato a Renato Brucoli, sabato 12 dicembre alle ore 12 nella Sala Odegitria della Cattedrale di Bari, alla presenza del Parroco della Cattedrale, Mons. Franco Lanzolla, dell’Assessore alle Politiche giovanili, Pubblica Istruzione, Università del Comune di Bari, Paola Romano, e della Presidente Regionale UCSI- Puglia, Maria Luisa Sgobba.

Renato Brucoli, editore, giornalista pubblicista, scrittore, è stato premiato con la seguente motivazione:

“per aver, con il suo costante impegno in ogni forma di comunicazione, teso a raccontare le fragilità e le periferie umane, come espressione della essenzialità e verità della vita, mettendo in pratica gli insegnamenti di don Tonino Bello, di cui è stato per lunghi anni collaboratore”.

Riportiamo anche l’augurio da Nichi Vendola a Renato Brucoli per l’assegnazione del premio:

“Ho letto, caro Renato, la motivazione del tuo premio. E mi sono sentito orgoglioso di esserti amico. Amico e compagno. Compagno proprio nel senso etimologico della parola. Ricordo la prima assemblea d’istituto in cui diedi il mio voto per te, e sappi che in quel gesto c’era un riflesso di casa mia: io fin da bambino osservavo e ammiravo la tenerissima amicizia che legava mio padre a Lelluccio De Scisciolo, con le loro lunghe conversazioni e lunghissime passeggiate. E papà mi diceva: è bello imparare da chi ha fatto scelte politiche diverse, imparare anche dagli avversari. E devo anche dirti che papà era molto contento della “durata” della nostra amicizia, che per lui era simbolo di una necessaria e feconda contaminazione di culture e linguaggi differenti. Anche per me è stato così. Le amicizie si consolidano con lo scambio, l’incontro, la frequentazione. Io non ti ho frequentato, ma ho frequentato le tue parole, i tuoi scritti, i tuoi segni, i tuoi gesti. E mi sono sempre sentito debitore nei tuoi confronti: anche oggi che continui a correre sui sentieri degli ultimi e t’immagino felice come un ragazzino, talvolta in una landa marginale d’Albania. E oggi più di ieri sento l’importanza di aver incontrato, negli anni decisivi, le persone che mi hanno aperto le porte dei loro mondi e mi hanno perfino confidato i segreti del loro alfabeto. E tra queste ci sei tu, caro Renato, e non solo per quegli appuntamenti con don Tonino di cui eri il discreto regista. Ma per il dono di un dialogo che non è mai finito”.

 

L’evento è visibile sulla pagina facebook ufficiale del Circolo delle Comunicazioni Sociali Vito Maurogiovanni al seguente link:

https://fb.watch/2DcJJZBnCg/